domenica 4 dicembre 2011

G.D. Abbecedario "la sinistra"

"Ma un governo di sinistra non esiste, perché la sinistra non è questione di governo. Se mi si chiede come definire la sinistra, essere di sinistra, direi due cose. Ci sono due modi. E anche qui…E’ innanzitutto una questione di percezione. C’è una questione di percezione: cosa vuol dire essere di sinistra ? E’ un po’ come un indirizzo postale. Partire da sé. la via dove ci si trova, la città, lo Stato, gli altri Stati e sempre più lontano. Si comincia da sé e nella misura in cui si è privilegiati, vivendo in paesi ricchi, ci si chiede: come fare perché la situazione tenga ? E’ chiaro che ci sono dei pericoli, che tutto questo non può durare, che è demenziale. Bene, ma come fare perché duri ? Si dice: . Essere di sinistra è il contrario. E’ percepire…Si dice che i giapponesi percepiscano così. Non percepiscono come noi, ma percepiscono prima di tutto la circonferenza. Dunque direbbero: il mondo, il continente, mettiamo l’Europa, la Francia, la rue de Bizerte… io. E’ un fenomeno di percezione. Si percepisce innanzitutto l’orizzonte, si percepisce all’orizzonte. Su questo sono a sinistra. In questo senso dell’indirizzo, dell’indirizzo postale sono a sinistra. Vedi prima di tutto all’orizzonte. E sai che non può durare…E’ in nome della percezione stessa. Se si comincia dal limite, ecco si è di sinistra…E in un certo modo si aspira…si capisce che sono quelli i problemi da risolvere…

E in secondo luogo significa essere per natura…O piuttosto divenire, è un problema di divenire. Non smettere mai di divenire minoritari. La sinistra in quanto tale non può mai essere maggioritaria. E per un motivo semplice, la maggioranza presuppone, anche quando si vota…Non è solo una maggioranza che vota per una cosa. La maggioranza presuppone un’unità di misura. In Occidente questa misura, che ogni maggioranza presuppone, è , , , . Ezra Pound, Joyce hanno detto cose simili. Perfettamente. E’ l’unità di misura. Ora chi possiede la maggioranza, per natura, è chi in un dato momento…o l’insieme che in quel dato momento realizzerà l’unità di misura. Cioè l’immagine presupposta dell’adulto, maschio, cittadino urbanizzato. Al limite si può dire che la maggioranza non sia mai nessuno. Non è mai nessuno, è un’unità di misura vuota. Semplicemente diverse persone, un massimo di persone si riconoscono in questa unità di misura vuota. Ma in sé la misura è vuota, l’uomo maschio…E le donne contano o intervengono in questa maggioranza, oppure in minoranze secondarie, in rapporto a questa misura. Ma cosa c’è d’altro… Tutti i divenire sono dei divenire minoritari. Anche le donne non sono un dato di fatto. Non sono donne per natura. Hanno un divenire donna. Le donne devono divenire donna come gli uomini hanno un divenire donna. Parlavamo prima del divenire animale. I bambini hanno un divenire bambini, non sono bambini per natura. Tutti questi divenire sono divenire minoritari. Solo gli uomini non hanno un divenire uomini… è dura. Ah no, perché sono una misura maggioritaria. E’ vuota… L’uomo maschio adulto non ha alcun divenire. Può divenire donna, ma allora si impegna in processi minoritari. La sinistra è l’insieme dei processi di divenire minoritario. Per definizione nessuno è maggioranza, tutti sono minoranza. Questo è essere di sinistra, sapere che tutti sono minoranza. Ed è qui che si danno i fenomeni di divenire. Per questo non c’è pensatore a non aver dubbi sulla democrazia, su ciò che chiamiamo elezioni. Sono cose risapute".      G.D.